La nostra amica Ainhoa (Araba, Euskadi) ci ha insegnato questa ricetta. È una cuoca eccellente, oltre ad essere una “Chufamixer”. Ci ha mostrato un semplice trucco per riciclare la polpa del latte d’avena realizzato a partire dai fiocchi. Abbiamo scoperto che questa polpa è perfetta mescolata con la farina per fare i “tacos” (conosciuti anche come “chapati” o “talos”) per la colazione o per la cena. Il processo richiede al massimo 10 minuti. Vediamo come farli!
Ingredienti:
- polpa ricavata da latte di avena (50 grammi di fiocchi d’avena secchi)
- 50 grammi di farina di frumento * (o farina forte)
- un cucchiaino di olio
- un pizzico di sale
* È meglio usare la farina di frumento con il più alto contenuto di glutine, quella che viene utilizzata per la cottura tradizionale, in modo che l’impasto sia il più elastico possibile.
Preparazione:
Ponete circa 200 cl di polpa di avena insieme con la stessa quantità di farina di frumento* (50/50) in una ciotola. Impastare il composto e aggiungete gradualmente la farina fino ad ottenere una pasta della consistenza necessaria per il pane.
Una volta che avete fatto una palla di pasta che non si attacca alle mani, l’impasto è pronto per la cottura.
Come preparare i chapati:
- Spolverate il piano di lavoro con la farina in modo che l’impasto non si attacchi.
- Prendete un pezzo di pasta delle dimensioni di una polpetta, rotolatelo tra le mani e metterlo sul piano di lavoro.
- Schiacciatelo con il palmo della mano per appiattirlo (come un hamburger) e utilizzate un matterello per stendere la pasta fino a quando avrà l’aspetto di una base per la pizza.
- Fate attenzione! Quando stendete la pasta è necessario spolverare con la farina di tanto in tanto la superficie in modo che non si attacchi.
- Nel frattempo, mettete una pentola sul fornello a scaldare (senza olio) e, quando è ben calda, mettete i “chapati” a cuocere.
- Dopo 10 minuti di cottura a fuoco medio avrete un delizioso chapati o taco, che può essere consumato a colazione, pranzo o cena. È molto versatile e può essere farcito con ingredienti dolci o salati. È meglio arrotolare il taco quando è ancora caldo, perché una volta freddo perde la sua elasticità e potrebbe rompersi durante l’arrotolamento.
Suggerimenti e alternative
Se vi avanza della pasta, modellate una palla e avvolgetela in un panno umido in modo che non si secchi. In questo modo l’impasto si conserva bene per 24 ore a temperatura ambiente.
Abbiamo provato questa stessa ricetta con altre farine, ma il risultato non è stato buono in quanto, anche se hanno un ottimo sapore, i tacos tendono ad essere più rigidi e più fragili.
Se la pasta tende a rompersi facilmente, aggiungete ad essa altro cucchiaino di olio.
Infine, se non avete voglia o non avete tempo di impastare la farina con la polpa, è possibile stendere la polpa direttamente nella padella calda (senza olio) e lasciarla asciugare e abbrustolire fino a diventare un sottile biscotto di avena perfetto per la colazione.
Mi piace imparare le molte opzioni che abbiamo a portata di mano!
Grazie per il tuo contributo Ainhoa!
0 commenti