L’anno scorso abbiamo notato alcuni “Attacchi” al latte vegetale da parte del mercato globale. Non è strano, perché siamo consapevoli del potere economico e l’influenza sui media che hanno le grandi aziende casearie transnazionali.
<< Il latte di mandorla non è molto nutriente e non è ecologico >>,
<< Il latte di riso è velenoso per i bambini >>
<< L’espressione “latte vegetale” crea confusione e dovrebbe essere vietato >>
Non vogliamo alimentare il fuoco o entrare nella guerra tra latte animale e vegetale, né demonizzare il latte animale. Ma noi vogliamo dimostrare i vari tipi di latte vegetale sono trattati in modo differente dai nostri governi.
Alcuni esempi di campagne pubblicitarie e di piramidi nutrizionali di diverse istituzioni ci aiutano a spiegare il motivo per cui trattano il latte vegetale come se non esistesse. Andiamo!
Si tratta di una campagna pubblicitaria da parte del Ministero spagnolo dell’Agricoltura, Salute e Ambiente con la Federazione Nazionale dei Prodotti Caseari, appena pubblicata sul Metro di Madrid (Spagna). Trionfa la scritta: “Latticini: insostituibili”. Senza il minimo riferimento al fatto che il 60% della popolazione mondiale soffre di intolleranza al lattosio, né al potenziale cancerogeno del latte industriale ormonalmente modificato né alle mucche maltrattate e infelici.
Lo stesso slogan che i governi europei e nord-americani usavano negli anni ’70, ’60 e ’80: “Il latte di mucca fa bene a tutti”. Ricordate? All’epoca, i governi inviavano tonnellate di latte in polvere in Africa per sradicare la fame. La popolazione africana era intollerante al lattosio, ma se ne infischiarono, poiché dovevano vendere il surplus del latte di mucca che avevano in quel momento.
Un altro esempio sono le piramidi alimentari. Lo USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) consiglia nella piramide ufficiale (chiamata “mio piatto”) di bere 3 tazze di latte al giorno, 1 tazza in più della raccomandazione nel 2004.
Molto simile è il consiglio del governo britannico, che utilizza la’piramide “Mangia Bene nel piatto”.
Di fronte a questi fatti, la Harvard School of Public Health esplicitamente raccomandato ai Ministeri della Salute di entrambi i paesi di “Limitare il consumo di latte animale.” Entrambi i governi hanno ignorato questa raccomandazione, e in risposta, Harvard ha disegnato la propria piramide alimentare denominata “Alimentazione sana nel piatto” che potete vedere qui sotto.
Va sottolineato che almeno nelle “Linee guida alimentari per il periodo 2010-2014 negli USA”, a differenza della “guida per la famiglia” in Spagna, menziona l’ “Allergia al lattosio” e consigliamo vivamente:
“Bere il latte di mucca senza lattosio o una bevanda di soia, perché molto simile in termini di nutrienti”.
(Lo sapevate che molte delle multinazionali che vendono latte di mucca hanno le mani in pasta nel business miliardario del latte di soia?!)
In Europa, ogni paese ha il potere di creare le proprie piramidi nutrizionali e il latte di vacca quasi sempre ha una menzione privilegiata. È logico che i Governi abbiano voluto aiutare agricoltori e allevatori nella commercializzazione dei loro prodotti, ma i governi non dovrebbero essere coinvolti nelle lobby casearie.
Beh, vedete che dovete bere molto latte di mucca perché il latte vegetale non esiste. Ah, ah, ah !!
Come vedremo nel prossimo articolo, è tale la pressione delle organizzazioni casearie del latte di mucca sui governi, che in Europa è stato già vietato l’uso dell’espressione “latte vegetale” poiché il latte può riferirsi solo a quello di origine animale. Il governo degli Stati Uniti sta valutando di introdurre la stessa legge per “evitare confusione”.
Stiamo indagando ancora …
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