È possibile che abbiate letto diversi articoli pubblicati negli ultimi giorni dai più importanti organi di stampa negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Italia, Spagna e Francia a proposito di uno studio portato avanti nell’Hospital La Fe di Valencia (Spagna).
Questa “indagine scientifica” asserisce che “un neonato nutrito solo con latte di mandorle ha contatto lo scorbuto”, con le seguenti conclusioni:
“Il latte vegetale non costituisce un’alimentazione completa e non può sostituire il latte materno o il latte artificiale”.
Come risultato di questo studio, c’è stata una vera e propria orgia di titoli di giornale come “Nutrire i bambini con il latte di mandorle causa lo scorbuto” e “I vegani hanno quasi ucciso un bambino a Valencia”.
Scrivete “scorbuto latte di mandorle” su Google e controllate voi stessi.
Abbiamo messo in guardia sugli attacchi globali al latte vegetale circa due anni fa, ma questo articolo “scientifico” pubblicato nella prestigiosa rivista Pediatrics e la sensazionale bomba mediatica attraverso la quale è stato presentato all’opinione pubblica meritano un articolo separato.
Ci limiteremo a presentare alcuni fatti e potrete giudicare liberamente dopo aver letto:
1) L’indagine scientifica.
Non è stato facile poterla ottenere perché non è disponibile senza pagare una tassa. Qui potrete trovare il PDF con l’intera ricerca completa di dettagli: Estudio completo Escorbuto por leche de almendras (Lo scorbuto causato dal latte di mandorla). Abbiamo basato le nostre analisi sul caso presentato in questa ricerca.
2) L’allattamento al seno.
Che l’allattamento al seno e i suoi benefici per i neonati siano insostituibili è un dato di fatto indiscutibile e, per questa ragione, allattare in pubblico senza essere richiamata o addirittura multata è un diritto intrinseco di ogni madre.
ALBA LACTANCIA MATERNA via Compfight
Ciò nonostante, per essere più accurato “lo studio” non dovrebbe concludere con la frase fuorviante “Il latte vegetale non può sostituire il latte materno o il latte artificiale”, perché questo è un vero gioco di parole che equipara in modo pericoloso il latte materno a quello sintetico.
Durante i primi 6 mesi, né il latte vegetale, né il latte artificiale possono, o dovrebbero, sostituire il latte della madre, che è l’unico latte che fornisce tutti i nutrienti di cui i neonati hanno bisogno.
3) Il latte artificiale
E’ molto strano, a dire il vero, che in nessun caso “lo studio” (né gli innumerevoli articoli su di esso) menzionino che il latte artificiale è la principale causa di allergie correlate alle proteine del latte di mucca, le quali sono una delle più comuni e gravi allergie dei bambini in tutto il mondo.
Il latte artificiale è processato dalle proteine del latte vaccino ed è dato ai bambini soprattutto quando viene smesso l’allattamento al seno o, a volte, contemporaneamente ad esso.
Infatti, il piccolo che ha contratto lo scorbuto ha sofferto di “dermatiti” durante i primi due mesi e mezzo di vita, mentre sua madre gli stava somministrando “latte in polvere processato da latte di mucca, in assenza del latte materno”. Per questo motivo il medico di famiglia (ora diffamato) aveva consigliato alla madre di dare al bambino latte di mandorle.
“Lo studio” gira intorno a questo tema senza dargli la minima importanza, anche se la dermatite, nei fatti, è uno dei sintomi cutanei delle allergie alle proteine del latte, insieme a orticaria, eczemi, edemi, etc.
4) L’allergia alle proteine del latte (da non confondere con l’allergia al lattosio).
Sorprendentemente, l’eticamente discutibile Nestlé (immaginate quanto seria un’allergia possa essere in alcuni di questi casi), la fondazione di beneficenza del Regno Unito sia anche collegata a gravi disordini digestivi (diarrea cronica, vomito, dolori di stomaco, etc) e disordini respiratori (asma, pertosse, etc).
Il 2-3% dei bambini di tutto il mondo soffre di questa allergia, benché, quando diventino grandi, solo il 20% continui ad essere cronico. In altre parole, milioni di persone nel pianeta hanno sofferto di questa allergia sin da quando erano bambini.
5) Differenze tra latte vegetale industriale e fatto in casa (o naturale)
In base all ‘”indagine”, per diversi mesi i genitori del bambino gli hanno dato solo latte di mandorle industriale Ecomil (insieme a prodotti raffinati come, tra gli altri, polvere di mandorle istantanea della stessa marca).
Davvero non è importante se il brand è Ecomil, Alpro, Gerblé, etc.
Sul nostro sito lattevegetale.org abbiamo sempre enfatizzato la grande differenza tra il latte vegetale confezionato e quello fatto in casa. Potete vedere i video che abbiamo registrato su questo tema in questo articolo o potete leggere le conclusioni in quest’altro sulla storia emozionante e sconosciuta del latte vegetale basata sulle nostre indagini.
Comunque, molti giornalisti asseriscono che “assumere solo latte vegetale e bibite può causare lo scorbuto in un bambino”, senza fermarsi a spiegare ai loro lettori la grande differenza tra il latte vegetale naturale e quello confezionato.
Anche le ricerche dello studio parlano di “latte vegetale” in modo generico nelle loro conclusioni.
Giusto per essere completamente chiari sull’argomento:
il latte vegetale confezionato subisce ultra-pastorizzazione e sterilizzazione, processi che hanno come risultato quello di eliminare la maggior parte dei microorganismi che rendono il latte vegetale estremamente nutriente, con un ampio spettro di vitamine, nutrienti, grassi insaturi amminoacidi enzimi, etc.
Il latte vegetale naturale resiste soltanto tra i 3 e i 5 giorni in frigorifero a meno di 5°.
Quindi, quello che vendono come “latte di mandorla” nei supermercati e nei negozi nei paesi di tutto il mondo con una durata di 2 anni a temperatura ambiente non è altro che acqua al sapore di mandorla.
In ogni caso, la famiglia in questione ha fatto un errore nutrendo il bambino solo con latte artificiale nei primi due mesi e mezzo e nei mesi successivi con il latte industriale, perché, insistiamo, l’allattamento al seno è l’unico modo per coprire tutte le esigenze del bambino, e almeno per i primi sei mesi, se un bambino non può essere allattato al seno, vi consigliamo di andare in una banca ufficiale di latte materno e di non dare loro latte artificiale o latti vegetali.
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6) Scorbuto
Lo scorbuto è una carenza alimentare grave se non viene trattata in tempo. Consiste nella mancanza di vitamina C, che porta a gravi problemi di salute. In passato, i marinai soffrivano spesso di scorbuto a causa della prolungata assenza di frutta e verdura nella loro alimentazione durante le lunghe traversate in mare.
E ora utilizziamo un po’ di buonsenso: se, invece del latte vegetale industriale, al bambino fosse stato dato succo d’arancia confezionato, latte di mucca o acqua minerale, sarebbe potuta accadere la esattamente la stessa cosa.
7) Miglioramento della salute del bambino “quando il latte di mandorla è stato eliminato dalla sua dieta”.
“L’indagine” spiega poi che, quando il bambino aveva 6 mesi, sua madre aveva tentato di dargli frutta e puree di verdure senza successo (è insinuato che questo fosse dovuto all’influenza negativa del latte di mandorla, benché questo non sia specificamente indicato).
Fu allora che la madre si rese conto che il bambino stava molto male e lo portò all’Hospital La Fe di Valencia.
A seguito dei test pertinenti, al bimbo venne diagnosticato lo scorbuto e i ricercatori iniziarono ad occuparsi di lui. Gli iniettarono dosi di vitamina C e iniziarono a dargli da mangiare puree a base di frutta, verdure, cereali, carne… e, attenzione, soprattutto latte artificiale.
Il caso fu che, logicamente e per fortuna, una volta che il bambino iniziò a mangiare frutta e verdura, insieme alle dosi di vitamina C, la sua salute cominciò a migliorare.
La conclusione ufficiale dell’”indagine” : “Il latte vegetale non costituisce un’alimentazione completa e non può sostituire il latte materno o il latte artificiale”.
La nostra conclusione
Che un’indagine basata su un solo caso a livello mondiale abbia avuto l’effetto mediatico che ha avuto solo concentrandosi su come “i latti vegetali siano nutrizionalmente incompleti” e come “insostituibile sia il latte artificiale”, è per lo meno una ricerca di parte e incompleta.
Inoltre, a nostro avviso, il fatto che nessun giornalista rifletta sul fatto che “il latte artificiale” sia una delle principali cause di allergie in milioni di bambini e, soprattutto, che il latte materno non dovrebbe mai essere sostituito con latte artificiale o latte vegetale durante i primi 6 mesi di vita di un bambino, mostra una preoccupante mancanza di professionalità.
Infine, per tutti i nostri clienti e amici, ci piacerebbe lasciarvi con un’importante nota storica.
Durante migliaia di anni le levatrici, o “parteras”, come sono conosciute in Spagna (donne di grande esperienza che ha aiutato altre donne a partorire in casa), hanno sempre detto “il seno per prima cosa”, l’insostituibile latte materno.
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Nei casi in cui la madre non poteva produrre il proprio latte, le consigliavano di chiedere a donne conosciute come balie di allattare i loro bambini nei loro primi mesi di vita.
Oggi, insistiamo sulla possibilità di utilizzare le banche del latte materno.
Curiosamente, le stesse ostetriche che hanno aiutato le nostre antenate a partorire, in particolare nel Mediterraneo, raccomandano alle madri durante e dopo la gravidanza di integrare la propria dieta e quella del bambino con latte fresco a base di mandorle, zigoli dolci o altri semi.
Ascoltate la saggezza delle nostre antenate e non i giornalisti sensazionalistici e allarmistici.
Ricordate inoltre che, dopo i primi 6 mesi di allattamento al seno, quando preparerete latte vegetale fatto in casa per i vostri bambini, potrete integrarl o con l’aggiunta di qualsiasi frutta, erba e verdura desideriate.
L’equilibrio è la chiave per una vita sana e il vostro istinto e il buon senso sono più importanti dei continui travisamenti che la TV e gli organi di stampa ci presentano in questo mondo che è costantemente bombardato da un inarrestabile e stressante flusso di informazione e disinformazione.
Non lasciate che vi confondano e vi ingannino!
Vivete la vita con gioia, buon senso e, soprattutto, senza paura.
Andoni Monforte
Inventore di ChufaMix
Fondatore di Món Orxata
Tradotto da Valeria Bollini
Macrolibrarsi.it
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